E sempre alcuni giorni fa su Instagram…

Da sinistra: Antonella Fiordelisi ed Edoardo Donnamaria.
Da sinistra: Antonella Fiordelisi ed Edoardo Donnamaria.
In quest’ultimo anno e mezzo circa ho imparato a valutare le persone sulla base dei fatti, delle parole e, soprattutto, dei comportamenti. Prima, invece, tendevo sempre a trarre il buono dagli altri a prescindere da tutto il resto, quindi consideravo tutti portatori di concrete potenzialità, sempre pronte ad emergere ma mai disposte a manifestarsi.

Non rivangherò le mie esperienze di vita da cui ho imparato davvero tanto (una in particolare: l’ultima vissuta), ma posso dire che ad oggi mi sento consapevole come non mi ci sono mai sentita prima, quindi mi sento pure molto più sicura di me stessa e di quello che ho appreso e di cui ho fatto tesoro in questi ultimi mesi. La storia tra Antonella Fiordelisi ed Edoardo Donnamaria nata nella Casa del GFVIP mi ha particolarmente toccata perché esistono tante altre donne come Antonella che soffrono (e il più delle volte si fanno rovinare l’esistenza, seppure non intenzionalmente!) a causa di uomini come Edoardo. Donne che mi leggete, non dovete mai permettere ad un uomo (tanto più disturbato mentalmente) di snaturarvi! Manco se foste totalmente sole al mondo! Siamo in primis noi stesse la nostra forza: ricordiamocelo sempre! Basta “rimboccarci le maniche” e prenderci ciò che meritiamo, il meglio possibile. E’ davvero meglio essere single che essere fidanzate con uomini privi di ogni valore umano.
Ammetto che i primi tempi non provavo una grande simpatia per Antonella, ma, ancor più, per Edoardo. Con il tempo, però, ho imparato a conoscere (per quanto sia stato possibile, ovviamente) entrambi. Su Antonella ho cambiato idea (e pure alla grande!), su Edoardo no, affatto. Anzi, peggio: la considerazione che avevo di lui si é aggravata e continua a deteriorarsi giorno dopo giorno.
Ho commentato tanto su Twitter in questi mesi riguardo le varie dinamiche che si sono create al GF, quindi – qui – cercherò di essere meno prolissa, ma sempre esauriente.
Edoardo denota un disturbo di personalità patologico. Attua manipolazioni di vario genere (non solo con Antonella), si serve della triangolazione e del vittimismo (per mettere alla prova Antonella e capire fino a che punto può spingersi con lei al fine di renderla dipendente da lui, ma – per sua sfortuna – Antonella ha trascorsi con altri uomini – nonostante la sua giovane età – con cui é stata in passato, quindi per lui (che non é mai stato davvero impegnato con nessuna donna) é ancora più difficile provare a soggiogarla. Il problema sono gli amici (neanche tanto i nemici) di Antonella nella Casa… Forse pensano pure di farle un favore incitandola a chiarirsi e a tornare con Edoardo quando litigano, ma spingerla da lui non fa che danneggiarla sempre di più, a lungo andare. E’ ovvio che poi Antonella ceda, a furia di essere contraddetta. Sembra paradossale, visto che lei é la più coinvolta in questa vicenda, ma dimostra di essere anche la più lucida, nonostante soffra. Però si capisce che é più consapevole ed ha più esperienza rispetto a tutti gli altri. Di sicuro lei ha fatto tesoro delle delusioni ricevute, ha chiaramente imparato tanto.), assume un linguaggio del corpo ed un’espressione verbale inequivocabili (schiarimenti di voce, occhi che orbitano nell’ambiente circostante, parole biascicate, risatine fuori luogo, sguardi vacui, frasi sconnesse, pensieri e giudizi campati in aria…), recita monologhi (per intortare chi non é consapevole del suo disturbo mentale), fa uso di “insalate di parole” (per fingere di avere ragione e far sentire l’altra persona sbagliata…o, addirittura, pazza!), calunnia (per spostare l’attenzione lontano da sé e dai suoi atteggiamenti tradotti anche a parole da parte sua), denigra (per sentirsi superiore e, quindi, migliore rispetto agli altri) anche con battute infelici che fa passare per goliardiche…dice bugie che potrebbe evitare (un esempio: “Non sentivo quello che provo per te – Antonella – da 8-10 anni” ed Antonella: “Non é vero, mi avevi detto che non avevi mai provato per nessuno quello che provi per me”)…non accetta critiche costruttive (quindi poi le rigira contro gli altri)…
Quando la conversazione risulta a suo sfavore, va via senza più possibilità di dialogo e, quindi, evita il confronto…(chi si comporta in questo modo, ha sempre la coscienza sporca e, di conseguenza, la cosiddetta “coda di paglia”!) Accusa gli altri di quello che fa e dice lui (é geloso, possessivo, controllante…manipola al fine di guadagnare potere sugli altri, in particolare su Antonella… Il comportamento di Edoardo é davvero patologico!)… E poi si fa forte sulle spalle delle cosiddette “scimmie volanti” (Micol, Nicole, Oriana, Giaele, Luca, Edoardo T.: una massa di “pecoroni” [ipocriti l’uno con l’altro] che ragiona [senza attingere neppure ad un briciolo di onestà intellettuale] negando la verità dei fatti e fa branco insieme semplicemente per non votarsi a vicenda! Ma, prima o poi, dovrà comunque succedere… Quindi, quando accadrà, cosa dovremmo aspettarci?? Che si sbranino?? Reciprocamente??) e si giustifica grazie alla loro malvagia complicità. Il suo motto preferito é: “Fai come dico io, ma non fare come faccio io…che – a conti fatti – faccio pure peggio di te!”. Questo genere di persona é il più pericoloso. Sarebbe capace di fare pure gesti estremi, ma soprattutto a discapito (in taluni casi anche fisico) altrui. Lo dimostrano – purtroppo – i fatti di cronaca nera, gli ormai risaputi e sempre più diffusi femminicidi. Quindi, ad Orietta Berti in primis (vista pure la sua veneranda età e la sua totale inconsapevolezza riguardo le personalità disturbate), suggerisco di: 1) fare particolare attenzione alle accuse che solleva (in diretta TV ed in prima serata) contro chi non ha nessuna colpa: meglio tacere; e 2) di pensarci almeno una volta prima di discolpare gratuitamente chi é seriamente ed oggettivamente disturbato, mentalmente. Questi sono i veri problemi gravi nella vita che alla Berti ormai non apparterranno mai, ma esistono tante altre donne (e tante ancora ce ne saranno con il proseguire del tempo, ahimé!) che sono (e sono state: me compresa!) vittime di serial killer, soprattutto dell’anima…
Ebbene sì, sono stata pure io abusata emotivamente e psicologicamente, però ho sempre saputo comunque difendermi nel mio piccolo, nonostante fino ad un anno e mezzo fa circa non avessi ancora tutti gli strumenti a disposizione per tutelarmi al meglio (ora li ho, grazie alla mia approfondita conoscenza acquisita!). Donne, uniamoci e facciamoci forza a vicenda: insieme possiamo diventare indistruttibili! Io credo davvero che la solidarietà femminile possa cambiare e migliorare il nostro retaggio culturale ancora fondamentalmente maschilista!!